Claudio Manni fa il ristoratore da quasi trent'anni. Da altrettanti coltiva la sua passione per l' arte.
Da sempre il suo locale è frequentato da artisti e mercanti e quindi da sempre c'è un continuo scambio con persone sensibili al tema del fare arte.
I rapporti sviluppati in tutti questi anni, si sono concretizzati nell'acquisto di numerose opere che non trovando più spazio nè centimentri nella sua casa a Venezia Lido, hanno preteso la necessità di trovare nuova collocazione in un luogo più nobile e idoneo com'è quello di una galleria.
Ecco quindi coronarsi un doppio obiettivo: la realizzazione del cosidetto "sogno nel cassetto" e la vittoria sulla famiglia che sopporta a fatica la presenza fra le pareti domestiche di così tanti quadri e sculture.
Scherzi a parte, il pericolo del mestiere dell'esercente consiste nell'impoverimento mentale e la sclerotizzazione dell'anima che verranno combattuti e respinti con la dedizione all'arte e l'assorbimento di espressioni intellettuali che ripecchino eloquentemente i disagi del presente e le affilizioni procurate dalla realtà.
